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In base ai dati comunicati dall’Istat, a febbraio 2013 il fatturato dell’industria italiana è diminuito dell’1% rispetto al mese precedente (dato destagionalizzato) e del 4,7% in confronto al secondo mese del 2012 (dato corretto per effetti di calendario).

Il fatturato realizzato sul mercato interno ha fatto registrare un decremento congiunturale dell’1,4% ed un calo tendenziale del 6,7%. Per quanto riguarda i mercati esteri, il fatturato cala mensilmente dello 0,3% ma registra una crescita dello 0,3% rispetto a febbraio 2012. Gli indici destagionalizzati del fatturato per raggruppamenti principali industrie segnano una variazione congiunturale positiva per l’energia (+7,6%) e variazioni negative per i beni strumentali (-2,5%), per i beni intermedi (-2,0%) e per i beni di consumo (-1,3%, ma -2,3% per quelli durevoli). L’indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario in febbraio diminuisce in termini tendenziali del 9,0% per i beni strumentali, del 7,2% per l’energia, del 5,7% per i beni intermedi e del 3,5% per i beni di consumo (-5,0% per quelli durevoli e -3,2% per quelli non durevoli).

 

 

 

 

 

 

 

Le rilevazioni Istat relative al solo settore ‘Metallurgia e fabbricazione prodotti in metallo (esclusi macchine e impianti)’ parlano di variazioni tendenziali costantemente negative sia per l’indice di fatturato che per quello degli ordinativi. A febbraio l’indice di fatturato cala su base annua del 6,9% (dato corretto per effetti di calendario) e quello dei nuovi ordini dell’11,6% (dato grezzo). Si registra un notevole peggioramento rispetto ai dati comunicati a gennaio (rispettivamente -5,7% e -7,2%).Riguardo agli ordinativi generali, c’è una variazione congiunturale negativa del 2,5 (indice destagionalizzato; -2,3% per quelli interni e -2,6% per quelli esteri) e -7,9% su base annua (indice grezzo; -11,1% per quelli interni e -3,5% per quelli esteri).Nella media degli ultimi tre mesi (dicembre-febbraio), l’indice destagionalizzato del fatturato scende dell’1,3% rispetto ai tre mesi precedenti (settembre-novembre), con una contrazione dell’1,9% per quello realizzato sul mercato domestico ed un incremento dello 0,1% per quello derivante dalle vendite all’estero.Sempre in dicembre-febbraio, l’indice destagionalizzato degli ordinativi diminuisce del 3,2%: anche in questo caso è il mercato domestico a mostrare l’andamento maggiormente negativo con un -4% contro il -2% degli ordini giunti dall’estero.

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: steelorbis.it